I Nostri Video

Seguici su

 

 


17 Novembre 2011

 

Mancherà a tutto il WWF l’energia e la concretezza di Wangari Maathai, ambientalista, biologa keniota e prima donna africana ad aver ricevuto il Premio Nobel per la Pace, nel 2004, per "il suo contributo alle cause dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace".

Con il Green Belt Movement da lei fondato ha dato un grosso contributo per fermare la deforestazione in Africa e non solo. 

Come dice Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia: «Wangari Maathai era molto concreta e credeva nell’impegno diretto. Ha avuto inoltre una grande capacità di ‘connessione’. Uno dei grandi problemi che oggi abbiamo è quello di avere una cultura disgiunta, che ci fa vedere le cose come se fossero fra di loro separate. Wangari Maathai è sempre riuscita a mettere in connessione i grandi problemi della battaglia ambientale con la giustizia sociale e soprattutto con la democrazia, riconoscendo prima di altri l’importanza di tenere vivo e in salute l’ambiente naturale per poter mantenere in buone condizioni ed equilibrio anche la popolazione che lo abita. Occorre continuare su questa strada per avere un Pianeta capace di futuro»
Carmine Annicchiarico direttore de Le cesine: « chi dedica ogni giorno all''ambiente e alla giustizia sociale, ha perso oggi una guida Wangari Maathai »

top