15 Luglio 2012

CAMPAGNA OASI WWF – NUOVO
DOSSIER “SPIAGGE D’ITALIA”
DOSSIER “SPIAGGE D’ITALIA”
WWF: “IL ‘MARE DI OASI’ RINASCE DALLE SPIAGGE”
AL VIA I PROGETTI WWF
PER LE COSTE RESI POSSIBILI GRAZIE A MIGLIAIA DI PERSONE:
PER LE COSTE RESI POSSIBILI GRAZIE A MIGLIAIA DI PERSONE:
ALLE CESINE, IN PUGLIA “SPIAGGIA PULITA” DOPO ANNI
DI RIFIUTI
DI RIFIUTI
MA A COSA SERVE UNA SPIAGGIA INCONTAMINATA? QUANTE NE RESTANO? CHI CI GUADAGNA?
DOSSIER
WWF “SPIAGGE D’ITALIA: BENE COMUNE, AFFARE PER POCHI”:
WWF “SPIAGGE D’ITALIA: BENE COMUNE, AFFARE PER POCHI”:
Viaggio nell’Italia dei litorali,
tra 12.000 stabilimenti, spiagge negate,
tra 12.000 stabilimenti, spiagge negate,
concessioni permanenti e un caos
normativo variabile regione per regione
normativo variabile regione per regione

RIPARTE DALLE SPIAGGE L’AZIONE WWF PER UN MEDITERRANEO DI QUALITA’
Prendono il via
dalla suggestiva spiaggia delle Cesine, in Puglia, i progetti di tutela di tre
preziose aree costiere che il WWF potrà realizzare grazie alle donazioni e agli sms inviati da migliaia di italiani per la
campagna “Un mare di Oasi per te”, lanciata lo scorso maggio a tutela del
‘profilo fragile dell’Italia’. Oggi, presso la Riserva Naturale e Oasi WWF Le
Cesine (Lecce), l’Associazione del panda ha presentato ufficialmente al
pubblico i risultati della campagna e ha dato
il via ai lavori di bonifica e rimozione dei rifiuti stratificati da anni lungo
l’arenile al confine dell’area, che entro poche settimane restituiranno al
Salento e a tutti gli italiani uno degli ultimi paradisi costieri risparmiati
al cemento e alla speculazione economica. Un caso che vuole essere esemplare
nel panorama delle spiagge “svendute”, martoriate e trasformate in affari
privati, rivelato dal nuovo dossier WWF “Spiagge d’Italia: bene comune, affari per
pochi” lanciato oggi in occasione dell’evento. Nel frattempo, sempre
grazie alla raccolta fondi, in Sardegna
è nata la nuova Oasi di Scivu ad Arbus, distesa mozzafiato di dune alte
sabbiose e macchia mediterranea le cui attività verranno implementate nei prossimi
mesi, mentre nel delta veneto del Po saranno presto piantati nuovi alberi per la
riforestazione dell’Oasi WWF di Golena
di Panarella che darà nuova vita a una zona umida ricchissima di
biodiversità. E così, grazie
all’aiuto di donatori e partner, le tre aree fragili scelte dal WWF per la
campagna Oasi 2012 si apprestano a diventare baluardi di natura protetta di cui
tutti potranno godere, diventando nuovo punto di partenza dell’azione WWF per
un Mediterraneo di Qualità che andrà
avanti per tutta l’estate (http://mediterraneo.wwf.it).
dalla suggestiva spiaggia delle Cesine, in Puglia, i progetti di tutela di tre
preziose aree costiere che il WWF potrà realizzare grazie alle donazioni e agli sms inviati da migliaia di italiani per la
campagna “Un mare di Oasi per te”, lanciata lo scorso maggio a tutela del
‘profilo fragile dell’Italia’. Oggi, presso la Riserva Naturale e Oasi WWF Le
Cesine (Lecce), l’Associazione del panda ha presentato ufficialmente al
pubblico i risultati della campagna e ha dato
il via ai lavori di bonifica e rimozione dei rifiuti stratificati da anni lungo
l’arenile al confine dell’area, che entro poche settimane restituiranno al
Salento e a tutti gli italiani uno degli ultimi paradisi costieri risparmiati
al cemento e alla speculazione economica. Un caso che vuole essere esemplare
nel panorama delle spiagge “svendute”, martoriate e trasformate in affari
privati, rivelato dal nuovo dossier WWF “Spiagge d’Italia: bene comune, affari per
pochi” lanciato oggi in occasione dell’evento. Nel frattempo, sempre
grazie alla raccolta fondi, in Sardegna
è nata la nuova Oasi di Scivu ad Arbus, distesa mozzafiato di dune alte
sabbiose e macchia mediterranea le cui attività verranno implementate nei prossimi
mesi, mentre nel delta veneto del Po saranno presto piantati nuovi alberi per la
riforestazione dell’Oasi WWF di Golena
di Panarella che darà nuova vita a una zona umida ricchissima di
biodiversità. E così, grazie
all’aiuto di donatori e partner, le tre aree fragili scelte dal WWF per la
campagna Oasi 2012 si apprestano a diventare baluardi di natura protetta di cui
tutti potranno godere, diventando nuovo punto di partenza dell’azione WWF per
un Mediterraneo di Qualità che andrà
avanti per tutta l’estate (http://mediterraneo.wwf.it).
“Quella di oggi è
una giornata importante, che ci permette di ringraziare tutti gli italiani, gli
amici e i partner che hanno partecipato alla campagna ‘Un mare di Oasi per te’,
presentando il frutto concreto della loro generosità – ha detto Gaetano Benedetto, direttore politiche
ambientali del WWF Italia – In poche settimane la spiaggia delle Cesine
tornerà alla sua antica bellezza e il WWF si dichiara disponibile, e anzi
chiede, di poter condividere con la regione e gli enti locali preposti un
progetto di manutenzione costante, per garantire sempre integra la bellezza e
la vivibilità della spiaggia a beneficio delle migliaia di visitatori che ogni
anno frequentano l’area. Ma vogliamo
anche che le Cesine diventino un simbolo di come solo una spiaggia ben tutelata
possa dare ricchezza, in termini ambientali ma anche economici, rimanendo un
bene comune e non un affare per pochi.”
una giornata importante, che ci permette di ringraziare tutti gli italiani, gli
amici e i partner che hanno partecipato alla campagna ‘Un mare di Oasi per te’,
presentando il frutto concreto della loro generosità – ha detto Gaetano Benedetto, direttore politiche
ambientali del WWF Italia – In poche settimane la spiaggia delle Cesine
tornerà alla sua antica bellezza e il WWF si dichiara disponibile, e anzi
chiede, di poter condividere con la regione e gli enti locali preposti un
progetto di manutenzione costante, per garantire sempre integra la bellezza e
la vivibilità della spiaggia a beneficio delle migliaia di visitatori che ogni
anno frequentano l’area. Ma vogliamo
anche che le Cesine diventino un simbolo di come solo una spiaggia ben tutelata
possa dare ricchezza, in termini ambientali ma anche economici, rimanendo un
bene comune e non un affare per pochi.”
Infatti, come rivela
il dossier WWF “Spiagge d’Italia: bene comune, affari per pochi” – unviaggio
lungo le rive di 15 regioni costiere grazie all’aiuto dei volontari WWF - sui
nostri litorali corre una ‘piovra’ di
12mila stabilimenti balneari (erano 5368 nel 2001), uno ogni 350 metri, per un totale di almeno 18.000.000 metri quadri e 900 km occupati – ovvero quasi un quarto
della costa idonea alla balneazione (lo sono 4.000 km sugli 8.000 km di coste
italiane). Un giro di affari che interessa
30.000 aziende e circa 600.000 operatori
(indotto compreso), con canoni spesso irrisori rispetto ai reali profitti delle
strutture attuali (un tempo valevano per l’affitto di sdraio e ombrelloni, ora
per ‘cittadelle permanenti’ di servizi commerciali, piscine, negozi…), favorito
da un’applicazione normativa sulle aree demaniali che ha travalicato lo spirito
della legge. Tutta la normativa delle
concessioni, che si rifà al Codice della Navigazione, è infatti improntata
sulla tutela degli interessi pubblici, mentre la sua applicazione ha favorito
il proliferare di interessi privati che oggi rivendicano una rendita di
posizione che va ben oltre le le intenzioni della norma. Qualcuno in Parlamento (e non solo) vorrebbe prolungare le concessioni fino a 50 anni, o sostituirle
con un diritto di superficie di 90 anni sulle aree demaniali, e c’è addirittura
chi propone di mettere in vendita le spiagge libere, alienandone ogni diritto e
sacrificandone il loro intrinseco valore pubblico.
il dossier WWF “Spiagge d’Italia: bene comune, affari per pochi” – unviaggio
lungo le rive di 15 regioni costiere grazie all’aiuto dei volontari WWF - sui
nostri litorali corre una ‘piovra’ di
12mila stabilimenti balneari (erano 5368 nel 2001), uno ogni 350 metri, per un totale di almeno 18.000.000 metri quadri e 900 km occupati – ovvero quasi un quarto
della costa idonea alla balneazione (lo sono 4.000 km sugli 8.000 km di coste
italiane). Un giro di affari che interessa
30.000 aziende e circa 600.000 operatori
(indotto compreso), con canoni spesso irrisori rispetto ai reali profitti delle
strutture attuali (un tempo valevano per l’affitto di sdraio e ombrelloni, ora
per ‘cittadelle permanenti’ di servizi commerciali, piscine, negozi…), favorito
da un’applicazione normativa sulle aree demaniali che ha travalicato lo spirito
della legge. Tutta la normativa delle
concessioni, che si rifà al Codice della Navigazione, è infatti improntata
sulla tutela degli interessi pubblici, mentre la sua applicazione ha favorito
il proliferare di interessi privati che oggi rivendicano una rendita di
posizione che va ben oltre le le intenzioni della norma. Qualcuno in Parlamento (e non solo) vorrebbe prolungare le concessioni fino a 50 anni, o sostituirle
con un diritto di superficie di 90 anni sulle aree demaniali, e c’è addirittura
chi propone di mettere in vendita le spiagge libere, alienandone ogni diritto e
sacrificandone il loro intrinseco valore pubblico.
La situazione è
molto difforme regione per regione,
come risulta dalla mappatura presente nel dossier WWF, ma la maggior parte
di esse non garantisce una percentuale minima di costa realmente fruibile e
accessibile liberamente. Per questo l’evento alle Cesine vuole anche
sottolineare come tra tutte la regione
Puglia abbia saputo ben gestire e governare la tematica coste: per le
analisi sviluppate, gli interventi, le concessioni demaniali e non ultima la
trasparenza dei dati, facilmente accessibili online. Un’attenzione non comune, che
ha riservato “ad uso pubblico e alla libera balneazione” non meno del 60% delle coste pugliesi fruibili, nonostante 1081 concessioni rilasciate per un
totale di 3.442.040 metri quadri su circa 970
km di costa.
molto difforme regione per regione,
come risulta dalla mappatura presente nel dossier WWF, ma la maggior parte
di esse non garantisce una percentuale minima di costa realmente fruibile e
accessibile liberamente. Per questo l’evento alle Cesine vuole anche
sottolineare come tra tutte la regione
Puglia abbia saputo ben gestire e governare la tematica coste: per le
analisi sviluppate, gli interventi, le concessioni demaniali e non ultima la
trasparenza dei dati, facilmente accessibili online. Un’attenzione non comune, che
ha riservato “ad uso pubblico e alla libera balneazione” non meno del 60% delle coste pugliesi fruibili, nonostante 1081 concessioni rilasciate per un
totale di 3.442.040 metri quadri su circa 970
km di costa.
Ma nel
panorama generale dell’Italia, in cambio di pochi spiccioli, la speculazione sul “bene comune spiaggia”
ha prodotto enormi profitti a vantaggio di pochi, compromettendo ecosistemi
costieri ricchissimi di biodiversità e preziosi per il nostro benessere, anche
economico.
panorama generale dell’Italia, in cambio di pochi spiccioli, la speculazione sul “bene comune spiaggia”
ha prodotto enormi profitti a vantaggio di pochi, compromettendo ecosistemi
costieri ricchissimi di biodiversità e preziosi per il nostro benessere, anche
economico.
VALE PIU’
UNO STABILIMENTO O UNA SPIAGGIA TUTELATA?
UNO STABILIMENTO O UNA SPIAGGIA TUTELATA?
Si perché gli ambiti costieri sabbiosi offrono servizi naturali che rappresentano un
tangibile valore economico: grazie alle piante che consentono alla
sabbia di accumularsi e formare nuove dune (ridotte
dell’80% nell’ultimo secolo, passando da
35-45 mila a 7-8 mila ettari, con appena 330 km di dune selvagge)contrastano l’erosione costiera,; inoltre
spiagge e dune proteggono cittadine, infrastrutture, aree agricole e risorse
idriche costiere; e garantiscono un valore
turistico-ricreativo che è l’elemento economico trainante di molte comunità
costiere.
tangibile valore economico: grazie alle piante che consentono alla
sabbia di accumularsi e formare nuove dune (ridotte
dell’80% nell’ultimo secolo, passando da
35-45 mila a 7-8 mila ettari, con appena 330 km di dune selvagge)contrastano l’erosione costiera,; inoltre
spiagge e dune proteggono cittadine, infrastrutture, aree agricole e risorse
idriche costiere; e garantiscono un valore
turistico-ricreativo che è l’elemento economico trainante di molte comunità
costiere.
Secondo uno studio 2011 del Pan Bleu, organismo del Programma Ambiente mediterraneo delle
Nazioni Unite, l’Italia, grazie anche
alle 27 aree marine protette, è il paese mediterraneo con la maggiore quantità
di servizi ambientali forniti dal mare, mentre grazie a biodiversità,
paesaggio e beni culturali, la nostra
fascia costiera è in grado di produrre un valore economico pari a 36 milioni di
euro ogni anno. Valore che aumenta in modo esponenziale se si
considerano anche i servizi naturali offerti dal mare (risorse alimentari,
servizi, attività ricreative, regolazione del clima, mitigazione dei rischi di
carattere naturale, depurazione del mare), tanto che sempre secondo il Pan Bleu,
il Mediterraneo è in grado di
produrre un valore economico di oltre 29 miliardi di euro, per una media di
10.000 euro per kmq (pari al 15% del PIL della Grecia), di cui il 68%
deriva dalla fornitura di servizi e attività ricreative. E l’Italia è tra gli 8
paesi che ne beneficiano maggiormente.
Nazioni Unite, l’Italia, grazie anche
alle 27 aree marine protette, è il paese mediterraneo con la maggiore quantità
di servizi ambientali forniti dal mare, mentre grazie a biodiversità,
paesaggio e beni culturali, la nostra
fascia costiera è in grado di produrre un valore economico pari a 36 milioni di
euro ogni anno. Valore che aumenta in modo esponenziale se si
considerano anche i servizi naturali offerti dal mare (risorse alimentari,
servizi, attività ricreative, regolazione del clima, mitigazione dei rischi di
carattere naturale, depurazione del mare), tanto che sempre secondo il Pan Bleu,
il Mediterraneo è in grado di
produrre un valore economico di oltre 29 miliardi di euro, per una media di
10.000 euro per kmq (pari al 15% del PIL della Grecia), di cui il 68%
deriva dalla fornitura di servizi e attività ricreative. E l’Italia è tra gli 8
paesi che ne beneficiano maggiormente.
Ma in un panorama costiero già devastato dal
consumo di suolo (per cui meno del 30% delle coste italiane è rimasto allo
stato naturale), le distese di sdraio e ombrelloni, la pulizia meccanica delle
spiagge e una fruizione di massa senza criterio compromettono gli ecosistemi
dei litorali, accelerando i processi di erosione costiera (che dal 2000 al 2007 ha cancellato 600mila mq
di spiagge e intaccato il 37% dei litorali con variazioni del profilo di costa
superiori a 10 metri), salvo poi dover provvedere a costosissime opere di
rinascimento per evitare che la spiaggia sparisca. E le tracce dei nostri
comportamenti scellerati ritornano a riva sotto forma di rifiuti, come le
Cesine ben sanno. Sono 6,4 milioni le tonnellate di rifiuti che
fluttuano ogni anno negli oceani del mondo, per l’80% proveniente da terra, mozziconi,
bottiglie, sacchetti, plastica soprattutto, monumento galleggiante alla dilagante
cultura dello spreco.
consumo di suolo (per cui meno del 30% delle coste italiane è rimasto allo
stato naturale), le distese di sdraio e ombrelloni, la pulizia meccanica delle
spiagge e una fruizione di massa senza criterio compromettono gli ecosistemi
dei litorali, accelerando i processi di erosione costiera (che dal 2000 al 2007 ha cancellato 600mila mq
di spiagge e intaccato il 37% dei litorali con variazioni del profilo di costa
superiori a 10 metri), salvo poi dover provvedere a costosissime opere di
rinascimento per evitare che la spiaggia sparisca. E le tracce dei nostri
comportamenti scellerati ritornano a riva sotto forma di rifiuti, come le
Cesine ben sanno. Sono 6,4 milioni le tonnellate di rifiuti che
fluttuano ogni anno negli oceani del mondo, per l’80% proveniente da terra, mozziconi,
bottiglie, sacchetti, plastica soprattutto, monumento galleggiante alla dilagante
cultura dello spreco.
“Tutela e fruizione sostenibile sono la chiave per
mantenere il valore anche economico offerto da spiagge e aree marine,
garantendo che la loro ricchezza resti un beneficio a vantaggio di tutti – ha
concluso Marco Costantini, responsabile
Mare del WWF Italia - Per questo il WWF, dopo il successo della campagna
per le coste, sarà impegnato nei mesi estivi in iniziative e attività per
coinvolgere tutti gli attori del mare, operatori turistici, industriali e
commerciali, pescatori, visitatori e istituzioni, perché uniscano le forze per
avere un Mediterraneo di Qualità, a partire dalla tutela di specie simbolo come
le tartarughe marine, fino al turismo responsabile e ai progetti per aumentare
l’efficacia delle nostre aree marine protette.”
mantenere il valore anche economico offerto da spiagge e aree marine,
garantendo che la loro ricchezza resti un beneficio a vantaggio di tutti – ha
concluso Marco Costantini, responsabile
Mare del WWF Italia - Per questo il WWF, dopo il successo della campagna
per le coste, sarà impegnato nei mesi estivi in iniziative e attività per
coinvolgere tutti gli attori del mare, operatori turistici, industriali e
commerciali, pescatori, visitatori e istituzioni, perché uniscano le forze per
avere un Mediterraneo di Qualità, a partire dalla tutela di specie simbolo come
le tartarughe marine, fino al turismo responsabile e ai progetti per aumentare
l’efficacia delle nostre aree marine protette.”
“UN MARE DI
OASI PER TE” – AMICI E PARTNER PER LE COSTE ITALIANE
OASI PER TE” – AMICI E PARTNER PER LE COSTE ITALIANE
Il successo della campagna “Un mare di Oasi per te”
è stato possibile grazie alla generosità di migliaia di italiani e grazie a una
appassionata squadra di amici,
testimonial, partner e media, che hanno aiutato il WWF a coinvolgere il
grande pubblico in questo importante progetto di tutela. Main partner della campagna
Oasi è stato UniCredit, che
ha rafforzato il proprio supporto alle attività di raccolta fondi WWF non solo
attraverso gli sportelli automatici (ATM) in tutta Italia, ma anche attraverso
gli sportelli in filiale, il canale web “Il mio dono” e il sito
UniCredit. Il sostegno di UniCredit al sistema delle oasi WWF continua tutto
l’anno grazie ai contributi raccolti attraverso la Carta di Credito WWF . - Coin ha risposto all’appello per la tutela delle coste
e del mare, lanciando la
campagna “A sea of love, a sea of life”, che ha dedicato al Mediterraneo
e all’Oasi di Scivu le vetrine dei negozi di tutta Italia, un braccialetto e una limited edition di
slogan T-Shirt in cotone organico, in vendita fino alla fine di luglio per
sostenere l’avvio concreto delle attività nella nuova Oasi di Scivu ad Arbus.
- E anche quest’anno Auchan
ha confermato Il sostegno al sistema Oasi WWF rinnovando l’adozione di 13
Oasi, tra cui proprio Le Cesine, da
parte dei loro 51 ipermercati e lanciando la terza “special edition” delle shopper milleusi Auchan-WWF con i disegni di
Fulco Pratesi, quest’anno dedicate al Tucano e al Giaguaro, specie tipiche del
Brasile, in omaggio alla Conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile che si è
tenuta a Rio de Janeiro nel mese di giugno.
è stato possibile grazie alla generosità di migliaia di italiani e grazie a una
appassionata squadra di amici,
testimonial, partner e media, che hanno aiutato il WWF a coinvolgere il
grande pubblico in questo importante progetto di tutela. Main partner della campagna
Oasi è stato UniCredit, che
ha rafforzato il proprio supporto alle attività di raccolta fondi WWF non solo
attraverso gli sportelli automatici (ATM) in tutta Italia, ma anche attraverso
gli sportelli in filiale, il canale web “Il mio dono” e il sito
UniCredit. Il sostegno di UniCredit al sistema delle oasi WWF continua tutto
l’anno grazie ai contributi raccolti attraverso la Carta di Credito WWF . - Coin ha risposto all’appello per la tutela delle coste
e del mare, lanciando la
campagna “A sea of love, a sea of life”, che ha dedicato al Mediterraneo
e all’Oasi di Scivu le vetrine dei negozi di tutta Italia, un braccialetto e una limited edition di
slogan T-Shirt in cotone organico, in vendita fino alla fine di luglio per
sostenere l’avvio concreto delle attività nella nuova Oasi di Scivu ad Arbus.
- E anche quest’anno Auchan
ha confermato Il sostegno al sistema Oasi WWF rinnovando l’adozione di 13
Oasi, tra cui proprio Le Cesine, da
parte dei loro 51 ipermercati e lanciando la terza “special edition” delle shopper milleusi Auchan-WWF con i disegni di
Fulco Pratesi, quest’anno dedicate al Tucano e al Giaguaro, specie tipiche del
Brasile, in omaggio alla Conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile che si è
tenuta a Rio de Janeiro nel mese di giugno.
Mentre tra i volti noti, un grazie particolare va a
Luca
Argentero a Fiorello, Neri Marcorè, Massimiliano Rosolino, Claudia Pandolfi,
Francesco Facchinetti, Teresa Mannino, Tessa Gelisio, Milano American Football team Rhino, che hanno coinvolto
i loro fan in questa.
Luca
Argentero a Fiorello, Neri Marcorè, Massimiliano Rosolino, Claudia Pandolfi,
Francesco Facchinetti, Teresa Mannino, Tessa Gelisio, Milano American Football team Rhino, che hanno coinvolto
i loro fan in questa.
All’evento presso l’Oasi WWF delle Cesine
erano presenti, oltre a
rappresentanti nazionali e locali del WWF, anche Dario Stefàno, Assessore alle Foreste Regione Puglia - Mario
Mangione, sindaco di Vernole - Marco
Potì, presidente Unione dei Comuni delle
terre di Acaya e Roca - Il comandante Roberto Reale della Capitaneria di Porto di San Cataldo - Il comandante Mario Congedo del Corpo Forestale dello Stato di San
Cataldo. Il direttore della ditta Ecotecnica
che si occuperà dei lavori di bonifica e smaltimento differenziato dei rifiuti.
I partner che hanno aiutato il WWF
nella realizzazione della campagna: Vincenzo De Angelis, Direttore Commerciale
dell'Area di Lecce e Brindisi UniCredit
e Dario Raho, Direttore Ipermercato Auchan
di Taranto. Stefano Cremonese, direttore del negozio Coin di Lecce.
erano presenti, oltre a
rappresentanti nazionali e locali del WWF, anche Dario Stefàno, Assessore alle Foreste Regione Puglia - Mario
Mangione, sindaco di Vernole - Marco
Potì, presidente Unione dei Comuni delle
terre di Acaya e Roca - Il comandante Roberto Reale della Capitaneria di Porto di San Cataldo - Il comandante Mario Congedo del Corpo Forestale dello Stato di San
Cataldo. Il direttore della ditta Ecotecnica
che si occuperà dei lavori di bonifica e smaltimento differenziato dei rifiuti.
I partner che hanno aiutato il WWF
nella realizzazione della campagna: Vincenzo De Angelis, Direttore Commerciale
dell'Area di Lecce e Brindisi UniCredit
e Dario Raho, Direttore Ipermercato Auchan
di Taranto. Stefano Cremonese, direttore del negozio Coin di Lecce.
IL DOSSIER COMPLETO E’
SCARICABILE QUI
SCARICABILE QUI
ALL’INTERNO: LE SCHEDE SU SPIAGGE E
CONCESSIONI REGIONE PER REGIONE
CONCESSIONI REGIONE PER REGIONE
IL
DECALOGO WWF PER LA TUTELA DELLE SPIAGGE
DECALOGO WWF PER LA TUTELA DELLE SPIAGGE
Lecce, 14 luglio
2012
2012
Ufficio stampa WWF Italia: 06
84497213, 373, 265, 349 0514472
84497213, 373, 265, 349 0514472